Gettare un pizzico di sale dietro la spalla sinistra: un gesto tanto antico quanto radicato che, ancora oggi, molti compiono per scacciare la sfortuna o allontanare le energie negative. Scopriamo il significato di questa credenza!
Sono numerosi i riti scaramantici tramandati nei secoli: gesti semplici che condensano paure collettive e credenze ancestrali. Uno dei più noti è proprio quello di gettare il sale dietro le spalle, un piccolo rituale che tutti abbiamo visto compiere almeno una volta, magari dopo aver rovesciato involontariamente la saliera. Ma da dove nasce questa superstizione antichissima? Scopriamo insieme la sua origine e il suo significato simbolico.
- Origine: dall’antica Roma e dalle tradizioni medioevali.
- Quando si usa: quando si rovescia il sale o si teme l’arrivo di una sfortuna imminente.
L’origine del gesto del sale
Fin dall’antichità, il sale è stato considerato un elemento prezioso e sacro. Nell’antica Roma era simbolo di purezza e amicizia: durante i banchetti si offriva agli ospiti per suggellare legami di fiducia. Per questo, rovesciarlo significava spezzare un patto, un presagio di discordia e cattiva sorte.
Nel Medioevo, poi, si diffuse la credenza che il diavolo si nascondesse proprio dietro la spalla sinistra – la parte tradizionalmente associata al male – pronto ad approfittare di ogni distrazione per portare sventura. Lanciare il sale dietro quella spalla serviva dunque ad accecarlo o a tenerlo lontano.

Con il tempo, il gesto divenne una sorta di “riparazione”: un modo per bilanciare un evento percepito come nefasto (come appunto rovesciare il sale, simbolo di sventura).
L’uso moderno del gesto
Oggi il gesto di buttare il sale dietro le spalle è sopravvissuto più come tradizione che come vera superstizione. Lo compiono coloro che, per abitudine o per gioco, non vogliono “tentare la sorte”.
Questo piccolo rito resta un frammento di magia quotidiana: un modo per esorcizzare piccole paure e sentirsi, almeno per un momento, un po’ più padroni del proprio destino.
Ecco allora che gettare il sale dietro le spalle continua a essere un gesto spontaneo e simbolico, una memoria antica che ci ricorda quanto il confine tra razionalità e superstizione sia, da sempre, sottile e al tempo stesso affascinante.